(Rap)presentazioni.
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La diversità dei linguaggi e degli interessi dei fotografi rappresentati impedisce qualsiasi tentativo di mostrare un gruppo omogeneo. In cambio, questa esposizione vuole sottolineare la pluralità di stili e di estetiche che oggi caratterizzano la fotografia latinoamericana; esibirne tutta la sua ricchezza e il suo potenziale. Uomini ai quali viene restituita la loro identità attraverso i costumi del passato e donne che spogliandosi si mostrano in tutta la loro alterigia. Favole metaforiche riferite al concetto della morte ma ben lontane dai topici. Ritratti del passaggio dall’infanzia all’adolescenza, ricreazione d’incontri con coloro che già non ci sono più. Progetti che sono a metà strada tra la realtà e la fiction, e rappresentazioni che si riferiscono al vuoto ed agli spazi di potere. Immagini che nascono dal testo e paesaggi in stato di continui percorsi provocati dal divenire della propria natura e dall’esistenza dell’uomo. In questa maniera, in una cornice concettuale comune alla quale si riferisce il titolo, le opere selezionate transitano attraverso degli schemi concettuali, documentali ed anche di performance. Ana Berruguete (Commissaria)